“Roses”, il nuovo album del chitarrista/cantautore Andrea Salini, può essr considerata una piccola e sfaccettata gemma musicale, tutta dedicata all’universo femminile. Il nostro, forte della produzione nonché dell’aiuto strumentale di Simone Gianlorenzi (che suona nell’album la slide, l’acustica ed il mandolino) nonché di un buon manipolo di strumentisti ed ospiti, ha voluto puntare, nella realizzazione del suo album, su un certo eclettismo, così come allo stesso tempo il nostro ha deciso di assestarsi su una verace e schietta semplicità compositiva. Che rende i brani presenti in “Roses” relativamente “catchy”, nonostante il variegato ventaglio di stilemi qui presente. Dall’incipit Hard/Blues di “Into The Storm” alla rockeggiante e frenetica “Irina” (dedicata all’aviatrice sovietica Irina Rakobolskaya, che assieme alla sua squadra di assi tutta al femminile fu il terrore dell’aviazione tedesca durante la II Guerra Mondiale), passando per la poesia “Verum Rosa”, recitata su sottofondo orchestrale dalla voce di Mariangela Gritta Grainer, e per i momenti più “soft” simboleggiati da una “R&R Dreamer” ricca di morbidi arrangiamenti slide, come dalla delicata ballad “Love Song”, fino al finale pianistico di “The Name Of The Rose”, ogni brano rappresenta insomma per il musicista rietino una particolare rosa da offrire al mondo femminile, osservato e filtrato attraverso il suo sguardo maschile, certo con curiosità nonché con malcelata attrazione ai limiti dell’adorazione. Un interessante e ben sentito omaggio, insomma, in forma di musica. Tutto dedicato all’Altra Parte del Cielo.
Fonte: giornalemetal.it
0 commenti